
In arrivo un aumento in busta paga - www.quotidianoarte.it
Con la nuova Legge di Bilancio e con altri cambiamenti che sono in atto per questo anno, la domanda che in molti si stanno ponendo è: cosa è cambiato per la modalità di andare in pensione?
Andare in pensione nel 2025 sarà leggermente diverso rispetto agli anni scorsi. Cambiamenti in vista soprattutto per coloro che avevano pensato di andarci prima dei termini o che pensano di fare domanda per poterla ottenere.
La pensione sembra essere un mondo ancora così lontano per tanti lavoratori. Ma è davvero così? Cerchiamo di capire insieme quali sono le nuove dinamiche messe in campo e cosa cambierà da quest’anno.
Pensione anticipata? No grazie
La pensione: quella che in molti vedono ancora come miraggio. In realtà, forse non è del tutto così. Certo, ogni anno, e con ogni nuova Legge di Bilancio, sembrano esserci dei cambiamenti e nessuno, poi, riesce più a capire effettivamente cosa sta succedendo e se, mai, potrà andarci o meno in pensione e riposare dopo anni di duro lavoro.
Anche da questo anno 2025, le modalità per il pensionamento sono cambiate e, per alcuni, anche dopo anni di duro lavoro, potrà essere difficile arrivarci e poterla ottenere. C’era chi stava pensando di approfittare di un anticipo rispetto agli anni previsti per la propria pensione, e di andare via dal posto di lavoro, per godersi il meritato riposo ma, a quanto pare, non è più così conveniente.
Rinunciare alla pensione anticipata può essere addirittura un vantaggio. Possibile? Cerchiamo di capire insieme. Tutti pensavano che, con la famosa Quota 103, che mette insieme anni di servizio e anni di contributi, si potesse andare tranquillamente in pensione anche in anticipo, ma non è proprio così.
Ecco cosa sta cambiando
L’INPS ha chiarito che i lavoratori che, pur avendo già maturato i requisiti per il pensionamento anticipato, scelgono di restare in servizio, possono richiedere al datore di lavoro di ricevere in busta paga la quota dei contributi previdenziali normalmente a loro carico.

Ma quali sono le categorie di lavoratori che possono usufruire di questo “beneficio”?
Si tratta di:
- Coloro che raggiungono, entro il 31 dicembre 2025, i requisiti per la pensione anticipata con la Quota 103;
- Coloro che maturano i requisiti per andare in pensione anticipata ordinaria, con 42 anni e 10 mesi di contributi.
La domanda è: economicamente ci si perde o ci si guadagna? Secondo alcune stime, un lavoratore che sceglie di posticipare il pensionamento per beneficiare dell’incentivo può ottenere un incremento netto fino a 6.900 euro all’anno.