
Come proteggere le nostre piante dagli afidi (www.quotidianoarte.it)
Con l’arrivo della tarda primavera e l’inizio dell’estate, le nostre piante da orto e ornamentali raggiungono il culmine della loro crescita.
Con l’arrivo della tarda primavera e l’inizio dell’estate, le nostre piante da orto e ornamentali raggiungono il culmine della loro crescita e fioritura. Tuttavia, questo periodo di massima vitalità è anche quello in cui la presenza di parassiti come gli afidi può mettere a rischio la salute e la produttività delle piante. È quindi fondamentale conoscere le tecniche più efficaci per contrastare queste infestazioni in modo naturale, senza ricorrere a prodotti chimici nocivi per l’ambiente e per la sicurezza di persone e animali.
I danni degli afidi e le piante più a rischio
Gli afidi, chiamati anche “pidocchi delle piante”, sono piccoli insetti fitofagi che si insediano principalmente sui germogli giovani, sulle foglie tenere, sui boccioli e sulle infiorescenze. La loro alimentazione, basata sulla suzione della linfa, provoca un indebolimento generale della pianta, rallentandone la crescita e causando deformazioni come l’accartocciamento e l’ingiallimento delle foglie, fino alla caduta prematura di fiori e frutti.
Un altro problema legato alla presenza degli afidi è la produzione di melata, una sostanza zuccherina che rende appiccicose le superfici vegetali e favorisce lo sviluppo della fumaggine, un fungo nero che ostacola la fotosintesi, danneggiando ulteriormente la pianta. Inoltre, alcuni afidi fungono da vettori di virosi vegetali, che possono rapidamente diffondersi tra le piante dell’orto o del giardino.

Tra le colture orticole più vulnerabili alle infestazioni figurano le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane), le leguminose (fagioli, piselli, fave), le brassicacee (cavoli, broccoli, cavolfiori) e le cucurbitacee (zucchine, cetrioli, meloni). Nel mondo delle piante ornamentali, invece, sono particolarmente colpite le rose, i gerani, le ortensie, gli oleandri e alcune piante aromatiche come basilico, menta e finocchietto.
Un ulteriore elemento da considerare è la relazione simbionte tra formiche e afidi: le formiche proteggono le colonie di afidi in cambio della melata, complicando il controllo naturale degli insetti dannosi.
Per contrastare le infestazioni senza ricorrere a pesticidi chimici, esistono molteplici rimedi casalinghi e strategie ecocompatibili. Tra i più efficaci si segnalano preparati naturali fai-da-te da applicare con nebulizzatori direttamente sulle piante attaccate.
- Sapone di Marsiglia: una soluzione di 10-15 grammi di sapone puro sciolti in un litro d’acqua tiepida rompe le membrane cellulari degli afidi, provocandone la disidratazione e la morte.
- Decotto di aglio: bollendo 4-5 spicchi d’aglio in mezzo litro d’acqua e lasciando raffreddare la soluzione, si ottiene un repellente naturale dall’odore sgradito agli afidi.
- Infuso di peperoncino: lasciando un cucchiaio di peperoncino secco in infusione per 24 ore in un litro d’acqua, si ottiene un altro efficace deterrente. È importante dosare con attenzione per evitare fitotossicità.
- Macerato di ortica: oltre a fungere da fertilizzante naturale, l’ortica fresca, lasciata in ammollo per 24-48 ore, può essere spruzzata sulle piante come repellente.