
Intossicazione da cloro: i sintomi e il caso del centro sportivo romano(www.quotidianoarte.it)
Un grave episodio legato a una possibile intossicazione da cloro in una piscina pubblica ha portato al ricovero di cinque bambini.
Uno di loro versa in condizioni critiche ed è attualmente in terapia intensiva in coma farmacologico, con il rischio di danni neurologici irreversibili. L’impianto natatorio è stato posto sotto sequestro e la Procura di Roma ha avviato un’indagine per accertare le cause di quanto accaduto, che potrebbero essere riconducibili a un malfunzionamento tecnico che ha comportato il rilascio di concentrazioni eccessive di cloro nell’acqua.
Secondo le prime ricostruzioni, uno dei bambini ha riferito alla madre che l’acqua della piscina stava assumendo una colorazione giallastra prima del loro allontanamento. Questo fenomeno è un possibile segnale della presenza di cloro gassoso (Cl2) disciolto nell’acqua, una sostanza altamente tossica per le vie respiratorie, la pelle e le mucose. Il cloro gassoso può infatti causare gravi irritazioni, difficoltà respiratorie e, nei casi più severi, danni permanenti.
Il caso ha evidenziato l’importanza di controllare scrupolosamente i livelli di cloro e il pH dell’acqua negli impianti pubblici. Il cloro è un disinfettante fondamentale utilizzato nelle piscine per la sua efficacia antimicrobica, ma deve essere dosato con precisione per evitare rischi per la salute umana. Quando le concentrazioni superano i limiti raccomandati o se il pH dell’acqua non è adeguatamente bilanciato, possono verificarsi reazioni chimiche pericolose.
Cloro nelle piscine: dosaggi, pH e sicurezza
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabilisce che la concentrazione di cloro libero nelle piscine pubbliche e semi-pubbliche non debba superare i 3 mg/L, mentre in Italia i livelli generalmente si mantengono tra 0,5 e 1,5 mg/L, valori considerati sicuri. Mantenere tali parametri è essenziale per garantire l’efficacia disinfettante senza provocare danni agli utilizzatori.
Oltre al cloro, fondamentale è il controllo del pH dell’acqua, che deve essere mantenuto tra 7,2 e 7,8 per garantire stabilità e sicurezza. Il pH influisce sull’efficacia del cloro e sulla sua forma chimica nell’acqua. Alcuni disinfettanti, come il sodio ipoclorito (NaClO), sono basici e tendono ad aumentare il pH, richiedendo l’aggiunta di acidi come l’idrogeno solfato di sodio (NaHSO4) o l’acido cloridrico (HCl) per mantenerlo nell’intervallo ottimale.
Un errore comune e pericoloso si verifica quando il sodio ipoclorito reagisce con l’acido cloridrico: questa reazione chimica produce cloro gassoso, una sostanza molto tossica per inalazione. La reazione è la seguente:
NaClO + 2HCl → Cl2 + NaCl + H2O
Se non vengono rispettate scrupolosamente le procedure di dosaggio e miscelazione, si rischia la liberazione di cloro gassoso nell’acqua della piscina, con conseguenti rischi per tutti i bagnanti. La colorazione giallastra dell’acqua può essere un segnale visibile di questa contaminazione.

Il Policlinico Umberto I, uno dei maggiori ospedali universitari d’Europa e punto di riferimento medico per la città di Roma, ha accolto i bambini intossicati. La struttura dispone di un reparto di emergenza-urgenza attivo 24 ore su 24, pronto a gestire anche casi di intossicazioni acute e situazioni critiche come quella attuale. Il bambino più grave è stato trasferito in terapia intensiva, dove viene monitorato costantemente.
L’ospedale, noto per la sua eccellenza nei reparti di pediatria e rianimazione, è al centro di un lavoro multidisciplinare che coinvolge anestesisti, pneumologi e specialisti in tossicologia per stabilizzare i pazienti e prevenire danni a lungo termine.
Parallelamente, la Procura di Roma ha disposto il sequestro immediato dell’impianto natatorio e ha avviato un’indagine per comprendere le cause tecniche dell’incidente. Tra le ipotesi al vaglio c’è un possibile calo di pressione nel sistema di distribuzione del cloro che avrebbe provocato un accumulo e successivo rilascio incontrollato di cloro gassoso nell’acqua. Sarà fondamentale verificare la conformità dell’impianto alle normative vigenti e il rispetto delle procedure di manutenzione e controllo.