Bonus figli 2025: i requisiti segreti per avere tutti gli incentivi

Francesco Giuliani

Settembre 29, 2025

Nel 2025 le famiglie italiane possono contare su una serie di misure pensate per sostenere i costi legati alla crescita dei figli, dalla nascita fino all’ingresso nell’età adulta. In questo articolo troverai un’introduzione sintetica alle principali agevolazioni attive nel 2025, le modalità e i termini per richiederle, oltre a qualche consiglio pratico per non perdere i termini e massimizzare i benefici. Le informazioni qui riportate si basano sulle indicazioni ufficiali e sulle note operative diffuse dagli enti competenti.

Le misure principali attive nel 2025

Tra i provvedimenti più rilevanti per il 2025 ci sono il bonus nuovi nati, l’assegno unico universale, il bonus asilo nido, il nuovo bonus mamme lavoratrici e la Carta della Cultura. Il bonus nuovi nati è un contributo una tantum da 1.000 euro per chi ha avuto o adottato un bambino; la domanda va presentata secondo le istruzioni INPS e i requisiti includono limiti reddituali e temporali per la presentazione.

L’assegno unico universale continua a essere erogato a favore delle famiglie dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni dei figli, con importi variabili in base all’ISEE, al numero e all’età dei figli e ad eventuali maggiorazioni per condizioni particolari: la quota variabile prevede un massimo indicativo di 201 euro e un minimo di 57,5 euro a seconda dell’ISEE.

Per i più piccoli il bonus asilo nido copre rette e servizi per bambini fino a tre anni: in base all’ISEE possono spettare importi più elevati (fino a un valore massimo per i profili più bassi di ISEE) con pagamenti suddivisi in più mensilità e scadenze per la presentazione della domanda fissate entro la fine dell’anno. Le modalità operative e il servizio per la domanda sono gestiti dall’INPS.

Novità di rilievo per il 2025 è il bonus mamme lavoratrici: si tratta di un contributo rivolto alle madri lavoratrici con reddito entro una soglia stabilita (indicativamente fino a 40.000 euro annui) che viene calcolato sui mesi effettivamente lavorati e accreditato in un’unica soluzione a fine anno; l’importo indicato nelle fonti ufficiali è pari a 40 euro per ogni mese lavorato. Per le regole operative e la presentazione della domanda occorre fare riferimento alle istruzioni del Ministero e dell’INPS.

Infine, la Carta della Cultura è un contributo digitale destinato all’acquisto di libri e contenuti culturali: il valore annuale è di 100 euro e, per periodi precedenti, chi ha i requisiti può accumulare importi residui dei periodi 2020–2024 fino a un massimo complessivo se previsto dalle regole di accesso. La gestione è a cura del Ministero della Cultura e delle piattaforme delegate.

Come e quando richiedere i principali bonus

Il bonus nuovi nati richiede la compilazione della domanda online secondo la procedura INPS entro i termini indicati: è fondamentale verificare la scadenza riferita alla data di nascita o adozione e presentare la richiesta con i documenti richiesti (identità, codice fiscale, ISEE se previsto). Le istruzioni operative pubblicate dall’INPS descrivono i requisiti di cittadinanza, residenza ed economici necessari.

Per l’assegno unico la domanda va presentata all’INPS (o confermata, se si beneficia già della misura) e il calcolo dell’importo dipende dall’ISEE e da eventuali maggiorazioni. Chi non ha ISEE o ha ISEE elevato percepisce comunque la misura ma con importi minori: conviene aggiornare l’ISEE per ottenere la misura corretta. Le date di pagamento seguono i calendari INPS pubblicati periodicamente.

Il bonus asilo nido richiede la presentazione della domanda online tramite il servizio INPS entro la scadenza pubblicata (la scadenza generale comunicata per il 2025 è il 31 dicembre, con trattazioni in ordine cronologico), e il pagamento viene distribuito in più rate per coprire le rette. È importante caricare la documentazione richiesta, come la certificazione della frequenza o le attestazioni per patologie che impediscono la frequenza.

Per il bonus mamme lavoratrici la procedura prevede la domanda all’INPS: la valutazione dei requisiti (numero di figli, età del figlio più giovane, reddito) è necessaria per stabilire l’ammissibilità; l’erogazione avviene in un’unica soluzione e il contributo è esente da imposte. Verificare sul sito del Ministero e dell’INPS eventuali aggiornamenti sulle categorie escluse o particolari esclusioni contrattuali.

Misure in arrivo, consigli pratici e cosa controllare

Il governo ha annunciato l’intenzione di rafforzare i sostegni alle famiglie con proposte che vanno dall’estensione di congedi parentali a nuove detrazioni per i figli e interventi fiscali sul lavoro. Queste proposte possono evolvere in decreti o leggi e quindi è opportuno monitorare le fonti istituzionali per eventuali modifiche o integrazioni operative.

Consigli pratici: innanzitutto conviene verificare e aggiornare l’ISEE del nucleo familiare prima di richiedere le misure che lo richiedono, perché l’importo di molte agevolazioni è legato a questa soglia. In secondo luogo, tenere a portata di mano SPID/CIE/CNS per l’accesso ai servizi INPS e presentare le domande con anticipo, soprattutto quando le domande sono gestite a sportello o con fondi limitati. Infine, conservare ricevute e documentazione che possano servire per eventuali verifiche o contestazioni.

Altre indicazioni utili: controllare i termini di presentazione (alcuni bonus richiedono la domanda entro 60 giorni dalla nascita, altri hanno scadenze annuali), monitorare eventuali circolari INPS che chiariscano procedure specifiche e confrontarsi con CAF o patronati per assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio delle richieste.

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