
Bonus, ci può richiederlo(www.quotidianoarte.it)
Nel mese di giugno 2025, un’importante misura di sostegno economico entrerà in vigore per alcuni pensionati residenti in questa regione.
Si tratta di un bonus una tantum di 350 euro che sarà accreditato direttamente nel cedolino della pensione. Questa iniziativa è rivolta specificamente a coloro che si trovano in una situazione economica particolarmente fragile, con redditi molto bassi, e rappresenta un aiuto concreto per affrontare le difficoltà quotidiane.
Analizziamo in dettaglio chi avrà diritto a questo bonus, quali sono i requisiti necessari e come verrà effettuato il pagamento.
Chi può ricevere il bonus da 350 euro
Per beneficiare di questo contributo economico, è fondamentale soddisfare una serie di requisiti specifici. Innanzitutto, è necessario essere residenti in Friuli Venezia Giulia, una regione che ha deciso di attuare questa misura come parte di un intervento più ampio a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Un altro criterio fondamentale è la percezione di una pensione INPS, che può riguardare diverse tipologie di prestazioni: pensione di vecchiaia, pensione di invalidità, pensione ai superstiti, assegno sociale o pensione di inabilità civile. Queste categorie di pensione sono destinate a garantire un minimo di sostentamento agli individui che, per vari motivi, non sono in grado di provvedere autonomamente al proprio fabbisogno.
Inoltre, l’importo lordo mensile della pensione deve essere pari o inferiore al trattamento minimo stabilito dall’INPS, che per il 2025 è fissato a 603,40 euro. Questo requisito è cruciale per identificare i pensionati che versano in condizioni economiche difficili e che necessitano di un supporto aggiuntivo.
Infine, è richiesto il possesso di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità che non superi la soglia di 15.000 euro. L’ISEE è uno strumento che permette di valutare la situazione economica delle famiglie e, in questo caso, serve a garantire che il bonus venga erogato esclusivamente a chi ne ha realmente bisogno.
È importante sottolineare che tutti i requisiti devono risultare soddisfatti entro il 31 dicembre 2024, per poter ricevere il bonus nel 2025. Questa tempistica è fondamentale per garantire una corretta gestione delle risorse disponibili.
Il bonus di 350 euro fa parte di un intervento più ampio e strutturato, previsto per tre anni: 2024, 2025 e 2026. Questa decisione è stata presa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha messo a disposizione fondi specifici per sostenere le categorie più fragili della popolazione. L’obiettivo è quello di garantire un aiuto economico continuativo a chi si trova in difficoltà, offrendo un sostegno che possa alleviare le pressioni economiche quotidiane.

Una delle caratteristiche più significative di questo bonus è che non è necessaria alcuna domanda da parte degli interessati. L’INPS, infatti, provvederà automaticamente all’erogazione del bonus sulla base dei dati già presenti nei propri archivi. Questo approccio semplifica notevolmente il processo per i pensionati, evitando burocrazia e complicazioni.
Il pagamento del bonus sarà effettuato a giugno 2025 in un’unica soluzione, seguendo le normali modalità di accredito della pensione. Pertanto, gli aventi diritto potranno ricevere l’importo direttamente sul proprio conto corrente, sul libretto postale oppure in contante presso lo sportello. Tuttavia, è importante essere consapevoli che la Regione Friuli Venezia Giulia effettuerà successivamente controlli a campione per verificare la correttezza delle erogazioni. In caso di erogazione non spettante, il bonus potrà essere revocato e richiesto indietro, il che sottolinea l’importanza di mantenere sempre aggiornati i propri dati e la propria situazione economica.
Attenzione alle trattenute nel cedolino di giugno
Sebbene il bonus da 350 euro rappresenti un’importante forma di aiuto economico, è bene prestare attenzione a eventuali trattenute che potrebbero comparire nel cedolino di giugno 2025. Infatti, potrebbero esserci decurtazioni fino a 50 euro, destinate a compensare recuperi di somme indebitamente percepite sotto forma di bonus anti-inflazione negli anni precedenti, specificamente nel 2022 e 2023. Questa informazione è cruciale per i pensionati, poiché è fondamentale che siano a conoscenza di possibili riduzioni dell’importo netto che riceveranno.