Papa Leone XIV, un nome non casuale (Quotidianoarte.it) - Foto da Instagram @raffaeledebellisofficial
La Chiesa ha la sua nuova guida, Papa Leone XIV al secolo Robert Francis Prevost che dietro il nome scelto nasconde un chiaro messaggio.
“La pace sia con tutti voi”. Così il nuovo Papa si è presentato al mondo. Parole non causali e inizio di un discorso di presentazione che traccia il seminato di un cammino dai confini alquanto chiari.
Prima ancora però di parlare al mondo, Robert Francis Prevost aveva già lanciato il suo messaggio con la sua primissima scelta da Papa: il nome.
Ogni volta che in Piazza San Pietro echeggiano le fatidiche parole “habemus papam”, il mondo della cristianità e non solo attende febbricitante di sapere chi sarà il nuovo pontefice e, subito dopo, di scoprire quale nome ha scelta per il suo nuovo percorso. Dietro questa primissima decisione si nasconde infatti sempre un significato altamente simbolico, un primo cenno a quali saranno i valori guida del pontificato stesso. Robert Francis Prevost ha scelto di chiamarsi Leone XIV ed il messaggio che ha lanciato è veramente speciale.
Brgoglio scelse Francesco, un nome che simboleggiava la sua vicinanza ai poveri e l’intento di riportare la chiesa verso la povertà. Ora Prevost, un cardinale nominato tale da Papa Francesco e a lui particolarmente vicino, sceglie Leone e con questo breve nome simboleggia tutta la sua voglia di proseguire l’opera del suo predecessore, il cui nome, non ha caso, è stato più volte ripetuto lungo il discorso tenuto davanti a una Piazza San Pietro gremita.
Leone XIII, un secolo fa, fu il Papa del sociale, dei poveri, di coloro a cui la Chiesa dovrebbe rivolgere il suo cuore. Il 15 maggio 1891, Papa Leone XIII promulgava la lettera enciclica Rerum Novarum, un documento interamente dedicato ad affrontare i temi sociali nella loro complessità ed interezza.
Proprio come per Papa Francesco dunque, anche per Leone XIII le persone più fragili, gli ultimi sono centrali e così sarà perciò anche per il nuovo Papa.
Del resto Papa Leone XIV ha dedicato le sue prime parole alla pace, all’idea di creare ponti, all’unione a cui richiama il suo stesso motto, “In Illo uno unum”, “nell’unico Cristo siamo uno”.
Una continuità importante per un Pontefice che ha avuto nel ruolo di missionario gli esordi e lunghi anni di carriera, prestando sempre attenzione alle vicende dei migranti e alla persecuzione dell’union e della pace. Il cammino sembra dunque tracciato.