
Aereo: se è in ritardo fai così - Quotidianoarte.it
I disagi legati a un volo in ritardo rappresentano un problema comune per molti viaggiatori, ma spesso non si conoscono i diritti a tutela di chi subisce tali disservizi.
In Italia, è possibile ottenere un risarcimento per ritardo aereo, ma solo a determinate condizioni e presentando la documentazione corretta. Vediamo quali sono i requisiti e come procedere per far valere i propri diritti.
Secondo il Regolamento (CE) n. 261/2004, che tutela i passeggeri in ambito europeo, il ritardo del volo deve superare determinate soglie temporali affinché il passeggero possa richiedere un risarcimento. In particolare, il diritto al risarcimento scatta quando l’arrivo a destinazione avviene con un ritardo di almeno tre ore rispetto all’orario previsto.
Quando spetta il risarcimento per un volo in ritardo
Il compenso economico varia in base alla distanza del volo:
– Per tratte fino a 1.500 km, il risarcimento ammonta a 250 euro.
– Per voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte tra 1.500 e 3.500 km, il risarcimento è di 400 euro.
– Per tratte superiori a 3.500 km, il risarcimento può arrivare fino a 600 euro.

È importante sottolineare che non è previsto un risarcimento se il ritardo è causato da circostanze eccezionali, come condizioni meteo avverse, scioperi o problemi di sicurezza che la compagnia non poteva controllare.
Per poter avanzare una richiesta di risarcimento, è indispensabile presentare la copia della carta d’imbarco o del biglietto elettronico. Questo documento rappresenta la prova ufficiale dell’acquisto del volo e dell’effettiva prenotazione da parte del passeggero.
Oltre alla carta d’imbarco, è utile conservare ogni altra comunicazione ricevuta dalla compagnia aerea, come email di notifica del ritardo o variazioni dell’orario di partenza. Questi elementi possono supportare la richiesta di risarcimento e accelerare l’iter burocratico.
La richiesta di risarcimento deve essere inoltrata direttamente alla compagnia aerea responsabile del volo. È possibile farlo tramite moduli online disponibili sul sito ufficiale della compagnia o inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.
In caso di controversie o mancata risposta da parte della compagnia, il passeggero può rivolgersi all’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) o ad associazioni di tutela dei consumatori specializzate nel settore aereo. Questi enti possono fornire assistenza legale e mediazione.
Il termine per presentare la richiesta di risarcimento varia in base alla normativa nazionale, ma generalmente è di due anni dalla data del volo. È quindi importante agire tempestivamente per non perdere il diritto.
Oltre al risarcimento economico, i passeggeri hanno diritto a una serie di assistenze durante l’attesa in caso di ritardo prolungato. Queste includono pasti, bevande, comunicazioni gratuite e, in caso di ritardi notturni, sistemazione in hotel.
Inoltre, è bene ricordare che il risarcimento è un diritto: la compagnia aerea non può negarlo senza una valida motivazione legata a circostanze eccezionali. Il passeggero ha quindi il dovere di informarsi e far valere i propri diritti con determinazione, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.
Negli ultimi anni, grazie anche alle piattaforme digitali e ai servizi di assistenza online, è diventato più semplice per i viaggiatori richiedere e ottenere il risarcimento per voli in ritardo. Tuttavia, è sempre necessario conservare con cura tutta la documentazione di viaggio e prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali.