
Gli elettrodomestici devono essere adattatia llpetà che avanza - quotidianoarte.it
Gli elettrodomestici non possono diventare in un certo modo con il passare del tempo: lo dicono gli interior designer.
Con l’avanzare dell’età, anche gli ambienti domestici devono evolvere per rispondere alle nuove esigenze fisiche e di comfort. Un particolare focus viene posto sull’ambiente cucina, che deve trasformarsi in uno spazio funzionale e accessibile, capace di adattarsi al corpo durante la fase senior della vita. Lo sottolinea l’interior designer Maria del Valle, che evidenzia l’urgenza di ripensare il progetto degli elettrodomestici e degli arredi per evitare disagi e infortuni.
L’importanza di un design cucina ergonomico e inclusivo
Secondo gli esperti, esiste un momento in cui piegarsi per estrarre una teglia dal forno o chinarsi per raggiungere un mobile diventa un gesto problematico, quasi doloroso. Questo segnale, spesso sottovalutato, indica la necessità di un design cucina adattato alle esigenze di chi invecchia. “Gli elettrodomestici non possono più essere posizionati a livello del pavimento”, chiarisce Maria del Valle, intervenuta su El Mueble. La disposizione tradizionale, con forni e lavastoviglie collocati in basso e pensili in alto, è stata concepita per persone più giovani, ma diventa un ostacolo con l’età.
La cucina moderna deve guardare non solo all’estetica, ma soprattutto alla funzionalità futura, ponendo al centro la sicurezza e l’ergonomia. In quest’ottica, si raccomanda di elevare il forno, la lavastoviglie e la lavatrice a un’altezza compresa tra la vita e gli occhi, facilitando così l’uso senza dover piegare eccessivamente la schiena o sforzare le articolazioni.

Oltre all’altezza degli elettrodomestici, un altro elemento fondamentale è la riorganizzazione dello spazio di stoccaggio e dei piani di lavoro. I classici mobili bassi, che obbligano a chinarsi, dovrebbero essere sostituiti con cassetti estraibili, ripiani scorrevoli e sistemi di apertura facilitata. Questi accorgimenti non rappresentano innovazioni futuristiche, ma un design concreto e pensato per essere vissuto con comodità.
Anche le altezze delle piani di lavoro devono essere personalizzate in base all’altezza degli utenti, evitando così tensioni al collo e alla schiena. In alcune cucine avanzate, si adottano più livelli di altezza per rispondere a diverse attività e utenti.
Non va trascurata la componente visiva: con l’età la vista tende a perdere nitidezza, quindi è indispensabile garantire una illuminazione diretta e abbondante sulle superfici operative. L’uso di colori a contrasto migliora ulteriormente la percezione visiva, aumentando la sicurezza durante la preparazione dei pasti.
Anche la scelta dei manici e dei tiratori ha un impatto rilevante: modelli ergonomici, grandi e facili da afferrare sono preferibili rispetto a quelli piccoli o invisibili, che possono risultare difficili da utilizzare con mani meno agili.
Sicurezza e prevenzione delle cadute in cucina
Un ulteriore aspetto da considerare è il pavimento antiscivolo e l’adozione di superfici facili da pulire, che riducono il rischio di scivolamenti e cadute, eventi particolarmente pericolosi in età avanzata. Questi dettagli, seppur piccoli, contribuiscono significativamente a una migliore esperienza quotidiana e a una maggiore autonomia.
Il concetto che emerge chiaramente è che la cucina non deve più essere un ambiente pensato esclusivamente per persone giovani, ma uno spazio flessibile e umano, progettato con una chiara prospettiva di lungo termine. Questo approccio, lungi dall’essere una rinuncia, rappresenta un guadagno in termini di indipendenza e qualità della vita.
In un contesto di crescente attenzione al design inclusivo, queste pratiche stanno trovando sempre maggiore diffusione anche nelle abitazioni private, superando l’idea che siano soluzioni riservate esclusivamente a ospedali o strutture per anziani. L’adeguamento della cucina alle esigenze della terza età è quindi un passo fondamentale verso un’abitazione più sicura, funzionale e accogliente per tutti.