Rendita reversibile ecco i 3 requisiti inps per ottenerla e quando spetta

Francesco Giuliani

Settembre 4, 2025

In un contesto in cui la tutela previdenziale è fondamentale per ogni lavoratore, l’istituto nazionale della previdenza sociale (inps) offre diverse soluzioni per sanare situazioni anomale. una di queste è la rendita vitalizia, un beneficio che può essere richiesto quando i contributi previdenziali da parte del datore di lavoro sono stati omessi e i termini di prescrizione sono scaduti. una recente sentenza della corte di cassazione ha fatto chiarezza su alcuni punti cruciali di questo diritto, stabilendo principi chiari e definitivi per i lavoratori. scopriamo quali sono i tre punti fermi che ne regolano l’applicazione.

Una sentenza della Cassazione fa chiarezza sulla rendita vitalizia

Per anni, il tema della prescrizione del diritto alla rendita vitalizia è stato oggetto di un intenso dibattito giuridico. ora, la corte di cassazione, con la sentenza n. 22802 del 2025, ha messo fine alle incertezze, fornendo una guida definitiva per l’interpretazione della norma. questa decisione è di grande importanza, in quanto stabilisce dei principi validi per tutti i lavoratori che si trovano in una situazione di omessa contribuzione da parte del proprio datore di lavoro, offrendo loro un percorso chiaro per tutelare i propri diritti.

I tre punti fermi che stabiliscono il diritto alla rendita

La sentenza della cassazione ha stabilito tre principi fondamentali. in primo luogo, il diritto alla rendita vitalizia non è imprescrittibile, ma decade dopo dieci anni. in secondo luogo, la prescrizione inizia a decorrere non dal momento dell’omissione contributiva, ma da quando il lavoratore viene a conoscenza dell’inadempienza del datore di lavoro e della conseguente impossibilità di recuperare i contributi attraverso le vie ordinarie. infine, la sentenza ha ribadito la possibilità per il lavoratore di richiedere anche il risarcimento del danno pensionistico, fornendo una tutela completa.

Una nuova opzione per i lavoratori

Un’altra importante novità riguarda un’opzione aggiuntiva per i lavoratori. con la circolare inps n. 48 del 2025, è stato introdotto un nuovo beneficio, questa volta non soggetto a prescrizione, che può essere richiesto se i termini per la procedura ordinaria della rendita vitalizia sono scaduti. questa nuova possibilità rappresenta un’ulteriore garanzia per i dipendenti, offrendo loro un’alternativa per recuperare i contributi omessi anche a distanza di tempo, evitando che le omissioni contributive si traducano in una perdita definitiva di anni di anzianità.

Conoscere i propri diritti per tutelarsi

Le recenti decisioni giuridiche e le nuove circolari inps sottolineano l’importanza per ogni lavoratore di conoscere i propri diritti in materia previdenziale. la rendita vitalizia e il nuovo beneficio non soggetto a prescrizione sono strumenti potenti per sanare omissioni contributive e per garantire un futuro pensionistico più sereno. essere informati su queste possibilità è il primo passo per tutelarsi e per chiedere il giusto risarcimento quando i contributi, essenziali per la propria pensione, non sono stati versati dal datore di lavoro.