
Tari: ecco come risparmiare - www.quotidianoarte.it
Anche se rappresenta una delle tasse più odiate da tutti i cittadini perché, non sempre, ciò che si paga viene effettivamente trasformato in servizi efficienti, la Tari diventa anche soggetta a degli sconti.
La tassa sui rifiuti varia da comune a comune e ognuno di essi ha un metodo di calcolo diverso a seconda dei servizi che offre e di quelle che sono le varie accise che vengono applicate sull’importo da pagare.
Ci siamo sempre chiesti se, effettivamente, paghiamo più del dovuto. Nel caso, cosa bisogna fare? Vediamo insieme quali sono le novità e come è possibile risparmiare anche quasi il 60% sul prezzo della tassa stessa.
Tassa sui rifiuti: come pagare di meno?
Quando parliamo di Tassa sui rifiuti, parliamo dell’imposta destinata a finanziare i costi relativi al servizio quanto di raccolta quanto di smaltimento dei rifiuti stessi. Dallo scorso anno, questa tassa è andata a sostituire tutte quelle che precedentemente c’erano ed erano suddivise per vari settori, dalla raccolta differenziata a quello che era lo smaltimento vero e proprio dei rifiuti.
Una delle domande che tutti si pongono è: ma quando il Comune non eroga i servizi effettivi proprio per la raccolta dei rifiuti, a partire dalla differenziata, il cittadino cosa può fare? Può rifiutarsi di pagare la Tari stessa? La normativa prevede delle riduzioni obbligatorie della TARI in presenza di specifiche situazioni di disservizio, come ad esempio la misura massima del 20% della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti.
O anche nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa. Ma quando vi sono delle condizioni particolari, denominate dalla Corte di Cassazione in cui si ha il diritto alla riduzione della tariffa della Tari.
Ecco alcuni esempi
Come ad esempio, nel 2020, una sentenza della stessa Cassazione ha definito che c’è il diritto alla riduzione della TARI per un’impresa che aveva subito disservizi nella raccolta dei rifiuti. Si stabilì, infatti, che la tassa è dovuta indipendentemente dal fatto che l’utente utilizzi il servizio, salvo l’autorizzazione dell’ente impositore allo smaltimento dei rifiuti secondo altre modalità.

Ma come può un contribuente richiedere la riduzione della Tari in base a dei disservizi segnalati? In primis, documentare il disservizio fornendo prove concrete, come fotografie o segnalazioni ufficiali. Successivamente, si può anche diffidare il Comune ad adempiere all’obbligo di erogare il servizio. Infine, si potrà anche presentare un’apposita richiesta al Comune di appartenenza.
È da specificare che la riduzione non è una cosa automatica, perché il tutto spetta sempre alla legge stabilirlo o meno se la sussistenza della riduzione è valida o meno.