Il De Bonart Naples Curio Collection rappresenta una fusione unica di arte, musica e iniziative sociali, dando vita a uno spazio che trascende la semplice ospitalità. Situato nel cuore di Napoli, questo ex hotel Britannique è ora una testimonianza di eccellenza e sostenibilità, riflettendo la cultura vibrante e l’impegno sociale della città. Con una storia che risale al 1870, la struttura è stata ristrutturata per offrire ai suoi ospiti un’esperienza immersiva che celebra l’arte e la comunità.
Costruito in un’epoca in cui l’eleganza architettonica era fondamentale, l’hotel prende oggi il nome di De Bonart per rappresentare la simbiosi tra bellezza e creatività. Questo nome è stato scelto grazie alla combinazione dei termini “Bon” e “Art”, sottolineando l’intento di rendere l’arte parte integrante dell’esperienza degli ospiti. All’interno della struttura, i visitatori possono ammirare oltre 150 opere d’arte realizzate da circa 50 artisti contemporanei campani. Queste opere, commissionate appositamente per l’hotel, sono frutto di una collaborazione con il Progettazione Studio Gnosis, che ha saputo catturare l’essenza dei miti e delle leggende di Napoli.
Ogni angolo dell’hotel racconta una storia, dall’imponente “Totem” di Sergio Fermariello che accoglie gli ospiti nella reception, fino a “Sibilla” di Daniela Pergreffi nella lobby blu. Le opere non sono solo decorative ma comunicano anche le voci dei napoletani, come nel caso di “Ascolto” di Antonella Raio. La lobby rossa si anima di storie, mentre nelle aree comuni si percepisce un’armonia tra l’arte e lo spirito della città, un vero e proprio tributo alla cultura locale.
Iniziative sociali per una Napoli inclusiva
Oltre all’arte, l’hotel si distingue anche per il suo impegno sociale. Attraverso programmi come l’iniziativa “Dedalus“, l’ammirevole progetto punta a fornire formazione e opportunità lavorative a donne in difficoltà. Questo progetto, finanziato dal Caracciolo Hospitality Group, ha come obiettivo primario quello di garantire l’inserimento professionale per un gruppo di circa 10 donne che si trovano in situazioni di grave disagio. Con questo approccio l’azienda non solo sostiene la crescita professionale, ma contribuisce anche a una società più giusta e solidale.
Un altro interessante programma è “Bella Piazza“, che mira alla riqualificazione degli spazi pubblici, in particolare nell’area di Piazza Garibaldi. La bellezza dei luoghi pubblici ha un impatto significativo sulle comunità e la cura di questi spazi è fondamentale per rinvigorire il senso di appartenenza e identità dei cittadini. La partecipazione attiva dei residenti è una chiave per il successo di queste iniziative che mirano a migliorare la qualità della vita urbana.
Infine, il progetto “Migrantour” propone percorsi turistici creativi attraverso le diverse culture presenti a Napoli, evidenziando le identità locali e le storie che tessono la ricca cultura della città partenopea. Questi itinerari offrono esperienze autentiche, facendo scoprire ai visitatori le peculiarità della città mentre valorizzano il patrimonio culturale. L’idea è che l’arte e la storia non siano solo per pochi, ma accessibili a tutti, contribuendo a un ambiente inclusivo.
Un hotel per il futuro: comfort e sostenibilità
L’hotel è stato ristrutturato tenendo presente un modello di sostenibilità, dove l’eccellenza si unisce all’attenzione per l’ambiente. La direzione del Caracciolo Hospitality Group, rappresentata dalla sua direttrice generale Barbara Brunelli, sottolinea come la vision del gruppo si basi su un circolo virtuoso che beneficia non solo la struttura, ma anche la comunità circostante. In un periodo in cui l’attenzione alla sostenibilità è più che mai rilevante, il De Bonart Naples Curio Collection si propone come esempio da seguire.
La scelta di elementi sostenibili nella progettazione e nella gestione dell’hotel riflette un impegno concreto verso un sistema che favorisce il benessere della comunità e dei talenti emergenti. Così, l’hotel si trasforma in un punto di riferimento a Napoli, dove gli ospiti non solo possono godere di un soggiorno all’insegna del comfort e della bellezza artistica, ma anche di un’importante missione sociale. All’interno delle sei Suite Mito, i nomi evocativi come “Diamante“, “Sibilla” e “Ovo” non sono solo dedicati a storie familiari, ma sono un passo ulteriore per rendere omaggio alle radici culturali della città.
In questo modo, il De Bonart non è solo un luogo dove pernottare, ma diventa parte integrante di una narrazione più ampia che abbraccia l’arte, la cultura e la solidarietà.