Nel cuore di Roma, un’idea innovativa prende forma e rivela una nuova dimensione delle aree verdi. Si tratta dell’Aurum Coronarium, un’oasi che coniuga archeologia, storia e sostenibilità ambientale. Questo progetto è parte integrante del programma Parco Green, mirato a promuovere la biodiversità e la salvaguardia degli spazi naturali. Ma cosa rende questo luogo così speciale? Scopriamolo insieme in queste righe.
L’Aurum Coronarium, inaugurato dal Parco Archeologico del Colosseo, si allinea con una tradizione storica, quella degli onori ai trionfatori dell’antichità. La scelta del nome è un richiamo a un affresco del VI secolo d.C. trovato nella chiesa di Santa Maria Antiqua sul Palatino, che rappresenta un momento di offerta di corone alla Madonna. Questo simbolismo intreccia il passato con il presente, creando uno spazio che non solo celebra il patrimonio storico, ma invita anche a riflettere sull’importanza del rapporto tra uomo e ambiente. L’oasi non è solo un’aggiunta verde alla città, ma rappresenta un’opportunità offerta ai visitatori di contemplare la bellezza naturale che circonda un sito archeologico di rilevanza mondiale.
La nuova oasi è situata lungo le pendici meridionali del Palatino, dove la natura e la storia si fondono in un’unica visione. Qui, tra le piante selezionate, si possono trovare specie storicamente legate all’area, creando un collegamento diretto tra il passato e il contesto attuale. Sarà facile dimenticare per un attimo il trambusto della vita urbana, immergendosi in questo angolo di tranquillità e contemplazione. Se ci si passa, il profumo della vegetazione cattura l’attenzione, mentre gli affreschi del passato raccontano storie di gloria e bellezza.
Un’oasi di verde e tutela ambientale
Una delle funzioni più significative dell’Aurum Coronarium è la sua capacità di ridurre l’inquinamento atmosferico. Le piante che popolano quest’area sono state selezionate proprio per la loro efficacia nell’assorbire particolato e inquinanti gassosi, fungendo così da barriere naturali. L’importanza di interrare questi elementi nella vita urbana non è solo una questione estetica ma rappresenta un passo concreto verso un ambiente più sano. Non solo l’aria si purifica, ma allo stesso tempo si offre una protezione contro il degrado delle superfici archeologiche imperdibili del Palatino.
Questo progetto si è sviluppato grazie all’iniziativa portata avanti dall’architetto paesaggista Gabriella Strano, che ha già avviato nel 2020 la creazione di barriere antismog. I risultati sono stati supportati da ricerche scientifiche effettuate in collaborazione con istituzioni come l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Università di Siena, che hanno testato l’efficacia delle piante scelte. Le specie vegetali non solo abbelliscono il paesaggio, ma lavorano instancabilmente per migliorare la qualità dell’aria, un aspetto fondamentale in una città storica e congestionata come Roma.
Le panchine in tufo e travertino sono strategicamente posizionate per offrire il massimo comfort ai visitatori. Gli spazi non sono solo pratici, ma anche pensati per sfruttare al meglio il clima locale, offrendo ombra nei momenti caldi e zone soleggiate durante le temperature fresche. Un pergolato consente anche al famoso vento romano Ponentino di entrare nell’area, rendendo il soggiorno un’esperienza particolarmente piacevole, soprattutto durante le calde giornate estive. Per le famiglie e per chiunque desideri apprendere, pannelli informativi saranno a disposizione per educare sui diversi tipi di vegetazione e sul loro ruolo nella purificazione dell’aria.
Un impegno verso il futuro
Questa incantevole iniziativa si inquadra perfettamente nel programma più ampio Parco Green, il quale ha come obiettivo della valorizzazione delle aree verdi nel cuore della capitale e la promozione della biodiversità in contesti urbani. Alfonsina Russo, il direttore del Parco Archeologico del Colosseo, ha espresso come l’Aurum Coronarium rappresenti un passo significativo verso la riduzione dell’inquinamento, ma anche un modo per sensibilizzare i visitatori su tematiche fondamentali per il nostro ambiente. È un gesto che rafforza il legame tra la cultura e la natura, un aspetto chiave per la città eterna.
In aggiunta, Corrado Corradi, amministratore delegato del Gruppo Editoriale GEDI, ha sottolineato l’importanza di questa sponsorizzazione nel contesto della politica ESG, che mira a promuovere sostenibilità e inclusione. Le azioni come queste non sono solo di natura pratica, ma riflettono un desiderio di innovare e preservare, proteggendo il prezioso patrimonio culturale per le generazioni future.
Dal prossimo 8 dicembre, l’Aurum Coronarium si apre ufficialmente al pubblico. Un invito a scoprire non solo l’arte e la storia, ma anche la ricchezza della natura. La Roma contemporanea si arricchisce di una nuova dimensione, dove verde e cultura si incontrano armoniosamente.