
I PFAS e i loro effetti nocivi(www.quotidianoarte.it)
Negli ultimi anni, l’inquinamento ambientale è diventato un tema centrale nelle discussioni riguardanti la salute pubblica.
In Italia, un aspetto particolarmente preoccupante di questa problematica è la qualità dell’acqua potabile. Un recente studio condotto da Greenpeace ha portato alla luce dati allarmanti, evidenziando le città italiane dove l’acqua del rubinetto è tra le più inquinate. L’analisi ha rivelato la presenza di sostanze pericolose, in particolare i PFAS, noti come “inquinanti eterni”, che pongono seri rischi per la salute umana.
I PFAS, acronimo di sostanze perfluoroalchiliche, sono un gruppo di composti chimici utilizzati in una varietà di prodotti industriali e di consumo, come rivestimenti antiaderenti, schiume antincendio e materiali impermeabili. Queste sostanze sono particolarmente problematiche perché non si degradano facilmente nell’ambiente e tendono ad accumularsi nel corpo umano e negli ecosistemi. L’esposizione ai PFAS è stata collegata a una serie di problemi di salute, tra cui malattie epatiche, disfunzioni tiroidee, alterazioni del sistema immunitario e un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro.
Lo studio di Greenpeace, intitolato “Acque senza veleni”, ha analizzato 260 campioni di acqua potabile provenienti da diverse località italiane, rivelando risultati allarmanti: il 79% dei campioni analizzati presentava tracce di PFAS. Tra le sostanze riscontrate, l’acido perfluoroottanoico (PFOA) è stato rilevato nel 47% dei campioni, seguito dall’acido trifluoroacetico (TFA), presente nel 40%, e dall’acido perfluoroottansulfonico (PFOS), che ha superato il 25% dei campioni. È importante notare che il PFOS è stato classificato come “possibilmente cancerogeno per l’uomo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Le città più colpite
Dopo aver analizzato i dati, è emersa una top 5 delle città italiane con l’acqua più inquinata. Questi comuni non solo superano la media nazionale, ma si trovano in una situazione di emergenza ambientale che richiede interventi immediati.
- Bussoleno: Questo piccolo comune della Città Metropolitana di Torino, con poco più di 5.000 abitanti, ha registrato la più alta concentrazione di PFOA in Italia. La presenza di questo inquinante è particolarmente allarmante, considerando il numero di residenti e la possibilità di esposizione diretta.
- Castellazzo Bormida: Situata nella provincia di Alessandria, questa città ha mostrato livelli preoccupanti di TFA. La contaminazione dell’acqua potabile rappresenta una grave minaccia per la salute dei cittadini, che potrebbero essere esposti a sostanze chimiche pericolose attraverso il consumo di acqua e cibi irrigati con acqua contaminata.
- Ferrara: La storica città emiliana ha fatto registrare livelli elevati di TFA, rendendo l’acqua del rubinetto non sicura per il consumo. Questo è particolarmente preoccupante in una regione nota per la sua agricoltura, dove l’irrigazione potrebbe contribuire all’accumulo di inquinanti nel suolo e negli alimenti.
L’importanza della consapevolezza(www.quotidianoarte.it) - Novara: Anche Novara, un altro centro importante del Piemonte, ha mostrato alti livelli di TFA, contribuendo alla preoccupazione generale sulla qualità dell’acqua potabile in Italia. La situazione è aggravata dalla mancanza di informazioni chiare e tempestive da parte delle autorità locali, che spesso non comunicano i rischi associati ai contaminanti presenti nell’acqua.
- Milano: La capitale economica d’Italia non è esente da problemi di inquinamento dell’acqua. I campioni prelevati in alcune zone della città, come Via delle Forze Armate, hanno rivelato concentrazioni preoccupanti di PFOS. Questa situazione è particolarmente grave, considerando la densità di popolazione e il numero elevato di persone che bevono acqua del rubinetto ogni giorno.
La scoperta di così alti livelli di inquinamento dell’acqua potabile in queste città italiane solleva interrogativi sulla gestione delle risorse idriche e sull’efficacia delle politiche ambientali. È fondamentale che i cittadini siano informati sui rischi associati al consumo di acqua contaminata e che le autorità locali si impegnino a migliorare la qualità dell’acqua potabile. Inoltre, è cruciale che vengano adottate misure preventive per ridurre l’uso di sostanze chimiche pericolose nell’industria e nell’agricoltura.