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Il Giornale dell’Arte si unisce al consorzio di Banca Intesa, Fondazione Sanpaolo e F. CrCuneo - (Credit: www.ilsole24ore.com)
Un importante cambiamento sta avvenendo nel panorama editoriale italiano: Umberto Allemandi Editore, storica casa editrice conosciuta soprattutto per il mensile Il Giornale dell’Arte, ha ceduto il 100% dei suoi rami industriali a un consorzio composto da Banca Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di Sanpaolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Questa transazione apre la strada a un rilancio significativo della maison, consolidando ulteriormente l’importanza dell’arte nella cultura italiana. Ma cosa comporta questa acquisizione? Scopriamolo insieme.
Dal suo inizio nel 1983, Il Giornale dell’Arte ha svolto un ruolo cruciale nell’informare il pubblico su notizie riguardanti il mondo dell’arte e della cultura. Sotto la direzione del fondatore Umberto Allemandi, il mensile ha cercato di portare all’attenzione del lettore temi anche controversi, nonché personaggi chiave e storie locali in un contesto culturale ricco ma, paradossalmente, a volte trascurato a livello nazionale. Gli argomenti trattati spaziano dall’archeologia alla fotografia, dai libri dedicati all’arte ai musei, dalle mostre al restauro. Con una tiratura mensile superiore alle 20.000 copie, non solo ha attratto lettori appassionati, ma ha anche fornito una piattaforma per curatori e opinionisti di spicco, rendendo il giornale una vera e propria bibbia del settore.
Il mensile ha saputo evolversi nel tempo, includendo inserti speciali e un sito web che consente un aggiornamento costante sulle notizie dell’arte. Questa flessibilità ha senza dubbio fornito una spinta al progetto editoriale, permettendo ai lettori di restare al passo con le ultime tendenze. Con una direzione chiara e un’attenzione ai dettagli, Il Giornale dell’Arte è diventato un punto di riferimento non solo a Torino, dove ha sede, ma in tutta Italia e oltre.
Il consorzio e il nuovo capitolo dell’editoria
L’acquisizione da parte di Banca Intesa Sanpaolo e delle due fondazioni segna un momento cruciale nella storia della casa editrice. Queste istituzioni, attivamente coinvolte nella promozione dell’arte e della cultura, intendono espandere il loro raggio d’azione. Infatti, Intesa ha già in atto il Progetto Cultura, un’iniziativa che raccoglie sforzi per valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso le Gallerie d’Italia, con sedi a Torino, Milano, Napoli e Vicenza.
La Fondazione Compagnia di Sanpaolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo sono altrettanto attive nel finanziare progetti che promuovono lo sviluppo culturale e sostenibile. La prima è nota per erogare bandi e sostenere iniziative che favoriscono la cultura e la cittadinanza. La seconda, invece, si dedica alla valorizzazione del patrimonio locale. Queste sinergie possono portare a un potenziamento dell’offerta editoriale e alla possibilità di attrarre nuovi lettori, creando un ecosistema culturale benefico sia per gli artisti sia per il pubblico.
Una lunga storia di passione e collaborazione
Umberto Allemandi ha sempre avuto al suo fianco importanti collaboratori e artisti che hanno contribuito alla narrazione del sistema artistico italiano. Personaggi come Federico Zeri, Massimo Montella, e Renzo Piano hanno avuto ruoli significativi, arricchendo le pagine del giornale con le loro esperienze e il loro sapere. Questo tessuto di collaborazioni ha permesso di costruire una narrazione non solo approfondita ma anche variegata, mettendo in luce quanto di bello e interessante ci sia nel mondo dell’arte.
Le varie versioni linguistiche del periodico, come The Art Newspaper in inglese e Journal des Arts in francese, dimostrano l’impatto internazionale de Il Giornale dell’Arte. In un mercato editoriale che cambia rapidamente, l’adattamento ai vari contesti culturali e linguistici ha garantito la sopravvivenza e la rilevanza di questo storico mensile. In ogni pagina si percepisce l’amore per l’arte e la cultura, che continua a coinvolgere lettori da tutto il mondo. Queste collaborazioni, insieme all’apertura a nuove prospettive fornite dal consorzio, lasciano presagire un futuro luminoso e ricco di possibilità per questa storica casa editrice.
Le prossime mosse del consorzio e della casa editrice, quindi, sono attese con curiosità non solo dai lettori storici, ma anche da chi cerca notizie sempre più fresche e stimolanti dal mondo dell’arte.